ZOLLE DI LANGA? UN DIGESTIVOJanot era il mezzadro di munsu' Fnuij. Munsu' Fnuij di mestiere faceva il docente di agraria in un rinomato istituto del capoluogo piemontese. Janot aveva uno stomaco di ferro, gavassava bei piattoni di minestrone cucinati dalla moglie Delina, polenta, castagne, con agli, cipolle e pomodori e, aldilà del prut finale, mai un problema di stomaco. Munsu' Fnuij, invece viveva il tempo della digestione a manciate di bicarbonato che ingoiava con sorsi d'acqua, storcendo il naso come un roditore.
Ogni volta che da Torino raggiungeva la sua cascina, parlando con Il mezzadro, non finiva di lamentare il suo eterno problema. Janot, che non aveva molto tempo da dedicare alla conversazione, un giorno, dopo aver subito per l'ennesima volta le lamentele di munsu' Fnuij, lo invito a raggiungerlo di pomeriggio nel campo dove stava arando. Munsu' Fnuij, non si fece ripetere l'invito e finito di pranzare lo raggiunse. Janot, di poche parole, prese da terra due givass. Uno se lo mise sul petto, sotto la camicia e l'altro lo porse al professore dicendo: lo tenga sullo stomaco, sotto la camicia e vedrà che l'aiutera' a digerire. Ciò detto, inforco i manici dell'aratro per un nuovo solco. Terminato il solco e tornato dove aveva lasciato Munsu' Fnuij, gli si avvicino e gli chiese: ha digerito? Naturalmente la risposta fu negativa. A quel punto Janot chiese al professore di fargli vedere il givass. Sbottonata la camicia ne uscì il givass tale e quale a come l'aveva ricevuto. Anche janot allora apri la camicia, ma anziché il givass mostro' un ammasso di fanghiglia. Alla vista Mumsu' Fnuij esclamo' : ma sei 'mpatave tut! Veij, disse Janot, ma mi i-eu' digerì. Feve dui surch e digerireij anche vui. NATALE RUBINO |